PER MOTIVI METEOROLOGICI IL TOUR E' STATO POSTICIPATO DAL 8 AL 15 GIUGNO
PRIMA PARTE "GARDASSE LUNGO IL LAGO DI GARDA" ,SECONDA PARTE "I MONTI DEL TRENTINO"
Anteprima almanacco fotografico:
Costituito
il 9 novembre 1992 - Affiliato C.S.I.
“lo SPORT che UNISCE”
La Ruota tour 2013
1 giugno / 9 giugno
itinerari della grande guerra
2^ parte - “BÈNACO”
ai piedi delle alpi
con la partecipazione
di
Maurizio
Arduini “hardwer - il lupo di via gaeta" – Sandro Ferrari “bolas - il leopardo dei monti lepini” – Maurizio Massa “il principino - lo stambecco di corso lazio” - Mimmo Nanè “mimi - lo scoiattolo di ortigia” – Gaetano Ottobre “l’uomo nero - la lince di via ceccano” – Franco Santoro “a braccia alzate - la faina di faito”
- Pasquale Sera “l’alchimista - la volpe della mola” – e di (nicola) "?- la tartaruga di fontana sanpietro"
da un’idea di maurizioarduini - realizzazione programma di viaggio a cura di mimmonanè: con la consulenza di www.visittrentino.it e www. aba8.jimdo.com
sabato 1
giugno 2013 – trasferimento Km 650
Frosinone/Folgaria
(Frosinone – Roma –
Modena - Verona/Brennero – Rovereto Nord
- Folgaria)
Raduno Corso Lazio ore 6,00
- partenza ore 6,30 – pranzo al sacco –
arrivo ore 17,00 pomeridiane e sistemazione in Albergo.
1^ parte – “I MONTI DEL TRENTINO”
itinerari della grande
guerra
«L'umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra
porrà fine all'umanità» (John Fitzgerald Kennedy)
Campo base a Folgaria - Sistemazione “Villa b&b House”:
Nella ridente località di Folgaria,
la Famiglia Rossi ha il piacere di ospitarci in una villa di montagna con ampio
parco. A circa 500mt. dal
centro del paese e a circa 500mt. dagli impianti di risalita di Costa. Villa
B&B House si trova in zona residenziale e panoramica nella parte est di
Folgaria. Le camere sono dotate di frigo bar e
TV, il prezzo è comprensivo di prima colazione a buffet internazionale,
parcheggio gratuito all'interno del parco della villa, WiFi, zona living con TV
e scelta di film a richiesta, uso della zona cucina completamente attrezzata
con supplemento di € 5,00 al giorno, ampio giardino attrezzato con arredi e
sdraio e con barbecue a disposizione dei clienti. I B&B non possiono
fornire la mezza pensione ma il b&b mette a disposizione la zona cucina attrezzata
con un supplemento di €. 5/giorno, inoltre il b&b è convenzionato con
ristoranti e pizzerie che riservano uno sconto ai clienti, così come la piscina
comunale di Folgaria. Costo soggiorno €.20 persona/giorno.
Folgaria, con le sue frazioni Costa, Serrada, Guardia, Mezzomonte, San
Sebastiano, Carbonare e Nosellari, è una delle più rinomate località turistiche
sia d’inverno che d’estate. Situato a circa 1.150 m di altitudine, il
comune di Folgaria conta circa 3.200 abitanti.
Cosa vedere a Folgaria
D’inverno, il carosello
“Skitour dei Forti”, parte del consorzio Skirama Dolomiti, offre piste lunghe 53 km , nove impianti di
risalita e due centri del fondo (50
km ). D’estate invece, Folgaria diventa luogo di
rinfresco ideale per le famiglie - le possibilità di relax e di sport sono
varie: percorsi in mezzo ai boschi, prati e laghi, campi sportivi e percorsi
mountain bike. Da non dimenticare il Giardino Botanico di Passo Coe, che non
conserva soltanto un gran numero di piante, ma che suscita interesse anche per
la morfologia e i fenomeni carsici della zona. L’altopiano di Folgaria conserva
anche le memorie di una ricca storia secolare. Intorno al 1150 d.C. Folgaria
ottiene dal vescovo-principe di Trento la concessione di “Magnifica Comunità”,
che comprende una vasta autonomia territoriale. Successivamente, l’altopiano
passa sotto controllo di Venezia per ritornare più avanti alla Casa d’Austria.
Sul territorio comunale passò la linea del fronte della Grande Guerra, e vi
furono costruiti dagli austro-ungarici tre grandi fortificazioni: Forte Cherle,
Dosso del Sommo di Serrada e Forte Sommo Alto. Folgaria è citata tra le Città
decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione per via dei sacrifici
della popolazione ed il sostegno alla lotta partigiana contro i nazisti durante
la seconda guerra mondiale. Ogni 15 agosto i Folgaretiani ricordano l’eccidio
avvenuto a Malga Zonta presso Passo Coe, dove nel 1944 i nazifascisti
fucilarono 17 persone…
Domenica 2 giugno
- 1^ Tappa km 90
GIRO DELLA GRANDE
GUERRA
(Passo Coe – Forcella
Valbona – Passo della Vena – Passo Sommo)
Breve descrizione: Si percorrono luoghi di grande
suggestione paesaggistica e storica non ancora contaminati dal grande turismo
di massa e a pochi chilometri dai grandi centri abitati di Rovereto e Trento. Il
percorso si può ritenere impegnativo per la presenza della lunga salita verso Serrada
(20km) e poi della successiva salita verso Passo Coe.
Itinerario: Da Folgaria velocemente in discesa
si raggiunge la Vallagarina a Calliano passando sotto l'imponente mole del
Castel Beseno. In pianura a Calliano, si imbocca la ciclabile per il Bicigrill
nei pressi di Nom. Si prosegue fino a Rovereto e in salita in direzione Serrada.
Dopo pochi tornanti lsi gode il panorama sulla Vallagarina e sulla città
sottostante. Si attraversa l'abitato di Noriglio e si continua a salire la
valle di Terragnolo fino, dopo due brevi gallerie ad un tratto di pianura. Poi gli
ultimi chilometri non concederanno tregua. Terminato un tratto facile, la
strada riprende a salire con pendenze regolari fino a Piazza ed ignorare la
deviazione a dx per il Passo della Borcola. Dopo quasi venti chilometri di
salita il primo GPM di giornata è conquistato. A Serrada è possibile rifiatare
e,attraversato l'abitato si imbocca la strada a dx che inizia a salire in
direzione di Fondo Grande e Passo Coe. Dopo un facile tratto nel bosco, il
ricongiungimento con la strada provinciale che sale da Folgaria nei pressi di
Fondo Grande. La strada riprende a salire con più decisione e la pendenza si fa
importante. Cadel Evans nel Giro d’Italia 2002 disse addio ai sogni di gloria
in rosa. Terminata la rampa impegnativa, la strada da respiro fino allo
scollinamento di Passo Coe.
Arrivati al passo sorgono i resti
della base Missilistica Nato, poco sotto in direzione del confine con il
Veneto. Resta ora da scalare la Forcella Valbona, facile salita preceduta da
una breve discesa che ci consente di fare visita anche a Malga Zonta, triste
monumento al famoso eccidio nazista e si affrontano i pochi chilometri che ci
portano al valico.Guadagnata. Si inizia subito la discesa che, dopo qualche
tornante e breve galleria ci porta a Bocca dei Fortini e subito dopo al Passo della Vena, ove ci si
ricongiunge alla strada provinciale che sale da Arsiero. Qui si ammira
l'altopiano di Luserna proprio di fronte ai nostri occhi e l'altopiano di
Asiago sulla destra.
Si affronta ora il trasferimento
verso Passo Sommo in leggera discesa durante l'attraversamento dell'altopiano
dei Fiorentini e della zona di Forte Cherle. Raggiunto il passo si segue la
strada statale fino a Folgaria.
Lunedì 3
giugno - 2^ Tappa km 120
GIRO DEL MANGHEN
(Caldonazzo – Passo
Manghen)
Breve descrizione: l’anello del Passo Manghen è uno dei
grandi classici del Trentino, lungo una delle salite più emblematiche per
lunghezza, difficoltà e rinomanza. Infatti il “Manghen” è stato toccato dal
“Giro d’Italia” in diverse edizioni, occasioni nelle quali ha sempre saputo
offrire spunti tecnici di altissimo livello, sia in salita che discesa. Si
tratta perciò di uno dei “must” del panorama ciclistico nazionale ed ogni vero
ciclista dovrebbe annoverare questa ascesa nel proprio curriculum. Qui è
proposto l’anello “orario” con partenza da Trento. La lunghezza e dislivello
complessivi rendono il percorso adatto a ciclisti ben allenati.
Itinerario . Si parte in direzione Caldonazzo e
da qui verso “Lases” “Albiano” – SP71. La
strada sale con pendenza non eccessiva ma continua, poi spiana e dopo il piccolo
Lago Valle, si raggiunge il suggestivo Lago di Lases. Si continua a dx sempre
sulla SP71, si supera Lona-Lases e si passa per Segonzano con le visibili
piramidi di terra. Nel proseguo ci si godono i bei scorci sulla valle vitata
sottostante e si transita per Sover. Il percorso alterna brevi salita,mai
ripide,a piacevoli tratti in piano. Il traffico si dirada sempre di più e si
pedala nel silenzio del bosco con tratti pianeggianti ed alcune discese. Si
transita per “Piscine” e quindi per “Valfloriana” per poi fiancheggiare il Lago
di Stramentizzo dopo il quale si giunge a Molina di Fiemme da dove si scorge la
bella chiesetta di “Castello”. A Molina si devia a dx, si attraversa il ponte
sul Torrente Avisio e si imbocca la salita del Passo Manghen (SP31).
Si pedala con i primi 5 km veloci su pendenze non
proibitive. Dopo la loc. “Ponte delle Stue” la strada offre pendenze superiore
al 15 % con alcuni tratti anche al 17%. Si supera la fascia di vegetazione,
dopo la quale si aprono i bellissimi alpeggi che permettono la vista sulle cime
del Gruppo del Lagorai. Si supera la Malga Cadinello Alto e si sale ancora per
raggiungere finalmente il Passo Manghen a quota (2042m).
Si scende dall’altra parte facendo
attenzione ai numerosi tornanti. Ci si abbassa fino a raggiungere Telve di
Sopra (640m) e proseguire fino a Borgo Valsugana attraversando il bellissimo
centro abitato . Si seguono le indicazioni della ciclabile che ora va seguita fino a portarsi a
Caldonazzo e quindi a Folgaria.
Martedì 4
giugno - 3^ Tappa km 90
GIRO DI LAVARONE E DELL’ALTOPIANO DEI 7 COMUNI
(Passo della Fricca -
Passo Vezzena)
Breve descrizione : la zona degli Altipiani di
Lavarone – Sette Comuni, si rivela un “Eldorado ” per tutti i ciclisti con
strade panoramiche e poco trafficate. L’anello è contraddistinto dalla salita
al Passo della Fricca e da quella verso Roana – Asiago, lunghe ma ben
pedalabili. Il falsopiano che conduce al Passo Vezzena si percorre velocemente,
sebbene i chilometri inizino a farsi sentire nelle gambe.
Itinerario. Da Folgaria in direzione Caldonazzo
con indicazione Carbonare Al primo
tornante a dx, si imbocca una stradina asfaltata che si inoltra nel bosco. Ignorando
varie altre diramazioni si giunge alla loc Menegoi dove, deviando a dx, ci si
porta sulla SS349 della Fricca. A sx si raggiunge il “Valico della Fricca”
(1110m). In direzione di Carbonare si giunge all’imbocco del lungo tunnel che si
può evitare andando sulla vecchia strada esterna sulla sx. Se si dispone di illuminazione è meglio percorrere
il tunnel. In leggera discesa verso Carbonare si raggiunge quota 1074m. Si
seguono le indicazioni a dx per “Vicenza – Nosellari” scendendo verso la Val D ’Astico sulla SP350. In
discesa transita per Lastebasse e finisce dopo “Ponte Posta”. All’altezza di
“Valdastico” si può decidere di continuare dritti sulla SP350 abbassandosi fino
a Pedescala oppure spostarsi sulla sx orografica e seguire la strada che
attraversa l’abitato di Valdastico e si alza gradualmente per Pedescala. A
Pedescala, in ogni caso, si abbandona la
SP 350 e si sale a sx sulla SP78 in direzione di Rotzo,
Mezzaselva, Roana. La poco trafficata strada sale in modo deciso fino a Rotzo
(940m) e prosegue più dolce fino a Mezzaselva (1010m) e Roana (990m). A Roana
si va a sx su salita più decisa e si transita per il Bacino di Spillec toccando
quota 1140m per poi abbassarsi dolcemente fino a congiungersi con la SP 349. Imboccata questa strada
(SP349) si va a sx in direzione del
Passo Vezzena. La strada sale dolce in modo continuo. Si supera la località
“Ghertele” (1150m) e si prosegue nel solco vallivo che contraddistingue la poco
trafficata strada. Si raggiunge il Passo
Vezzena (1417m) e si inizia a scendere, sempre per la SS 349, fino a raggiungere la
località “Monterovere” presso la quale, deviando a dx, si va ad imboccare la
“SP133 di Monterovere” con indicazioni “Caldonazzo – Levico” (si tratta del
famoso “Menador”). Si scende lungo una strada che, con percorso tortuoso e
ripido (prudenza!) riconduce a Caldonazzo.Nella discesa risulta d’obbligo
fermarsi al tornante “belvedere” per ammirare la vista sulla sottostante valle
e sui laghi di Caldonazzo e Levico. Al primo bivio si va a sx fino a portarsi a
Caldonazzo (485m)e avviarsi in direzione di Centa San Nicolò, percorrendo la
strada che corre lungo il Torrente Centa,molto bella e priva di traffico. Si
raggiunge il suggestivo paese di Centa San Nicolò a quota 830m. Ci si porta
alla chiesa e si sale a sx sulla stradina asfaltata (indicazioni Carbonare) e
da qui al nostro punto di partenza di Folgaria.
Mercoledì 5
giugno - 4^ Tappa km 100
GIRO DI TRENTO E MONTE
BONDONE
(Monte Bondone –
Tappa di trasferimento)
Breve descrizione: la salita da “Trento al Monte
Bondone” è una delle classiche nel panorama ciclistico nazionale ed è stata più
volte percorsa dal Giro d’Italia. Qui viene proposto il percorso tradizionale.
Il giro, chiaramente, è percorribile anche nel senso inverso.
Itinerario
Partendo da Folgaria andiamo verso Calliano percorrendo la ss 350. Dopo Caliano ci dirigiamo sulla ss12 in
direzione Matterello e da qui sulla provinciale in direzione Trento, in
alternativa, dopo il ponte di Mattarello è possibile seguire la ciclabile
dell’adige nei pressi del Ponte di San
Lorenzo – Funivia di Sardagna. Arrivati a Trento inizia la lunga salita di
circa 21 km ,
verso Monte Bondone , in direzione Sardagnala dove è dapprima abbordabile e via
via più impegnativa verso Candridove si arriva a quota 1650m. Da Monte Bondone
scendiamo lungo la lunga discesa in direzione Viote poi sulla provinciale 85 in direzione Lasino,
Cavedine, Vigo , Drena (attenti alle drenate) e poi Arco e Riva de Garda lungo
un percorso che faremo in parte, in senso inverso, nei prossimi giorni nella 2^
parte del tour.
Partendo da Folgaria andiamo verso Calliano percorrendo la ss 350. Dopo Caliano ci dirigiamo sulla ss
Parte Seconda
BÈNACO – LAGO DI GARDA
ai piedi delle alpi
«Suso in Italia
bella giace un laco, a piè de l'Alpe che serra Lamagna sovra Tiralli, c'ha nome
Benaco»
Campo base a Riva del Garda - Sistemazione “Benacus”:
L'Ostello di Riva del Garda è il punto di
appoggio ideale per una sistemazione conveniente e centrale. L’albergo
dispone di stanze di varia grandezza, da due a otto posti letto più una
camerata, per una capacità ricettiva complessiva di 120 posti letto. E’
attrezzato di ristorante, della sala Reception con una postazione internet
point e di una saletta home cinema. Il cortile privato offre inoltre la
possibilità di alcuni posti per il parcheggio dell'auto. E’ garantita la
fornitura di lenzuola e coperte, non invece degli asciugamani. Prevalentemente
in comune ai piani WC e docce, con acqua calda corrente. Costo soggiorno €. 29 persona/giorno in ½ pensione (bevande
escluse).
Riva del Garda: Nell'angolo nord-occidentale del Lago di
Garda, sulla sponda trentina, Riva del
Garda, è dominata da un paesaggio del tutto particolare e da
itinerari imperdibili. Tra il verde della vegetazione mediterranea e l'azzurro
del lago, Riva è considerata da molti come la perla del lago.
La città si trova adagiata nell'ampio fiordo del Lago di Garda che a nord sconfina nelTrentino. La sua posizione è invidiabile, spettacolare a livello paesaggistico. Riva del Garda si trova infatti incuneata tra le montagne, tra cui il Monte Baldo, ricco di sentieri per gli escursionisti e da cui si gode un panorama mozzafiato.
La città si trova adagiata nell'ampio fiordo del Lago di Garda che a nord sconfina nelTrentino. La sua posizione è invidiabile, spettacolare a livello paesaggistico. Riva del Garda si trova infatti incuneata tra le montagne, tra cui il Monte Baldo, ricco di sentieri per gli escursionisti e da cui si gode un panorama mozzafiato.
Cosa vedere a Riva del Garda
Innanzitutto il Lungolago di Riva, da cui
si può arrivare in bicicletta o a piedi fino aTorbole (da non perdere l'itinerario in bicicletta). Da qui si
arriva poi nel centro storico della città, tra i bellissimi palazzi
rinascimentali e scorci medioevali affacciati sul verde smeraldo delle acque
del lago.
La zona più interessante è quella a ridosso del lago, dove sorgono il Palazzo municipale di impronta veneziana, collegato al trecentesco Palazzo Pretorio attraverso i portici del secolo successivo. In particolare il Palazzo pretorio, uno dei principali monumenti storici della città, fu fatto costruire da Cansignorio della Scala nel 1375. Sotto l'ampia loggia del palazzo troviamo i segni che ricordano le numerose dominazioni che la citta' ha subito nel corso dei secoli.
Da non perdere il Marocco, uno dei quartieri più pittoreschi della città, che trae il nome dai grossi massi (marocche) sul quale è stato edificato.
Lungo la costa, a ridosso della città, troviamo numerose spiagge attrezzate per gli appassionati di vela e wind surf. Riva del Garda inoltre è anche paradiso per migliaia di ciclisti di tutte le nazionalità, che ogni anno si riuniscono per uno dei festival più importanti nell'ambito della mountain bike, il Bike Festival.
La zona più interessante è quella a ridosso del lago, dove sorgono il Palazzo municipale di impronta veneziana, collegato al trecentesco Palazzo Pretorio attraverso i portici del secolo successivo. In particolare il Palazzo pretorio, uno dei principali monumenti storici della città, fu fatto costruire da Cansignorio della Scala nel 1375. Sotto l'ampia loggia del palazzo troviamo i segni che ricordano le numerose dominazioni che la citta' ha subito nel corso dei secoli.
Da non perdere il Marocco, uno dei quartieri più pittoreschi della città, che trae il nome dai grossi massi (marocche) sul quale è stato edificato.
Lungo la costa, a ridosso della città, troviamo numerose spiagge attrezzate per gli appassionati di vela e wind surf. Riva del Garda inoltre è anche paradiso per migliaia di ciclisti di tutte le nazionalità, che ogni anno si riuniscono per uno dei festival più importanti nell'ambito della mountain bike, il Bike Festival.
Giovedì 6
giugno - 5^ Tappa km 100
GIRO DEI
CASTELLI – LA STORIA
(Passo Durone)
Breve descrizione
Altitudine max :1000m - passo durone - lungo il suo percorso si possono ammirare una decina di bellissimi castelli.
Forse nessun’altra regione italiana ha un numero così elevato di castelli come il Trentino. Posto nel cuore della regione alpina, l’importanza strategica della sua posizione geografica ha fatto sì che il Trentino nel Medioevo si popolasse di numerose fortezze edificate soprattutto per esigenze militari.
A partire dal 1500 molti castelli hanno subito lavori di adattamento estetico in base ai gusti del tempo e del casato, rendendo così possibile la diffusione di nuovi modelli architettonici in certi casi completamente diversi dalla struttura originaria.
Il castello non è però solo documento storico e architettonico, ma è anche un luogo d’arte privilegiato che non manca di offrire al suo interno suggestive proposte artistiche già a partire dall’epoca medioevale.
Altitudine max :1000m - passo durone - lungo il suo percorso si possono ammirare una decina di bellissimi castelli.
Forse nessun’altra regione italiana ha un numero così elevato di castelli come il Trentino. Posto nel cuore della regione alpina, l’importanza strategica della sua posizione geografica ha fatto sì che il Trentino nel Medioevo si popolasse di numerose fortezze edificate soprattutto per esigenze militari.
A partire dal 1500 molti castelli hanno subito lavori di adattamento estetico in base ai gusti del tempo e del casato, rendendo così possibile la diffusione di nuovi modelli architettonici in certi casi completamente diversi dalla struttura originaria.
Il castello non è però solo documento storico e architettonico, ma è anche un luogo d’arte privilegiato che non manca di offrire al suo interno suggestive proposte artistiche già a partire dall’epoca medioevale.
Itinerario da Riva del
Garda prendere direzione Molina di Ledro, prima della galleria a sx salita,l
Lago di Tenno, Ballino, Fiave a sx, salita Passo del Durone, in fondo alla
discesa a dx sulla statale dopo circa 100 mt a sx rotonda (attraversare il
ponte) direzione Ragoli, Preore, Stenico, Ponte Arche a sx direzione Sarche, dopo
la prima galleria si può prendere la ciclabile sulla sx sarche, sx Castel
Toblino, Padergnone a dx Calavino, Lasino, Cavedine, Drena, Dro, Dro ciclabile
Arco, ciclabile Torbole, ciclabile Riva del Garda – Riva del Garda.
Castel Toblino
Venerdì 7
giugno - 6^ Tappa km 90
GARDASSE –
LUNGO IL LAGO DI GARDA
Breve descrizione
Pedaleremo sul lungo Lago di Garda verso sud in direzione
Torri del Benaco secondo l’ itinerario andata/ritorno con la variante della
panoramica di Malcesine.
Itinerario Riva
del Garda , Torbole sul Garda, Torri del Benaco, ritorno direzione Garda
Malcesine, salita strada panoramica di Malcesine, discesa in direzione
Navene, Torbole sul Garda e rientro a
Riva del Garda.
E’ possibile
variare il percorso eventualmente allungandolo da Torbole, prendendo la salita
per Nago vecchia fino a Nago, poi proseguendo per Arco da qui ritorno a Riva
del Garda.
Tra i luoghi che si attraversano Torri del Benàco che conserva il fascino
del paese medioevale, raccolta tra mura e torri attorno al suo porticciolo, che
ricorda e ancora rinnova le tradizioni dei pescatori del Lago di Garda.
A Torri la vegetazione
è tipicamente mediterranea ed il pendio del Monte Baldo è cosparso da piante
di ulivo dai 300-400 metri di altezza in
giù, praticamente fino alle spiaggette del lago. La magnifica cinta di mura, il
ben restaurato Castello e le strutture delle abitazioni più
antiche conferiscono a Torri
del Benàco il suo
inconfondibile aspetto, nel quale si fondono i ricordi del passato medioevale e
la vivacità di un moderno centro turistico.
Malcesine, invece, con la sua alta
torre è dominata dallo sperone roccioso. Spettacolare il paesaggio visto
dall’alto della torre. Siamo nella parte alta del lago di Garda, stretta come
un fiordo, con le balze di monte Baldo che si elevano severe.
Il castello di Malcesine di impronta
longobarda con la dominazione della signoria scaligera venne denominato
“castello Scaligero” divenendo dal 1902 monumento nazionale. Il borgo conserva
le caratteristiche di cittadina medioevale.
Malcesine
Sabato 8
giugno - 7^ Tappa km 95
LA VALLE
DEI LAGHI – L’ENTRORERRA GARDESIANO
Breve descrizione
Il percorso si snoda tra i laghi
dell’ entrorerra gardesano ed in parte percorrendo il tratto già conosciuto
della 4^ tappa del tour per un’altitudine massima di 714 metri .
Itinerario Riva del Garda, direzione Torbole,
Dro, salita di Drena e Passo S. Ulderico, Vezzano, Tergalo, salita dei Laghi di
Lamar, ritorno all’inizio della discesa dopo 100 mt. svoltare a dx per Ciago,
Vezzano, Padergnone, a destra Lago di
S.Massenza, poi Lago di Castel Toblino, Sarchè, ciclabile fino a Pietramurata,
sx ciclabile Lago di Cavedine, Dro, ciclabile fino ad Arco, Lago di Garda ,
Riva del Garda
Questa è la suggestiva Valle dei Laghi, un’ininterrotta distesa luccicante di laghetti
alpini e di vigneti profumati, abbracciati da un paesaggio unico nel suo
genere, dove convivono olivo, faggio, leccio e conifere, così come alloro e muschio.
ALTERNATIVA
1 - Tappa km 75
TOP GREEN –
LA ZONA DEL BLEGGIO
(Passo del Ballino)
Breve descrizione
Questo itinerario è
stato studiato per coloro che desiderano addentrarsi nel mondo più genuino del
Trentino, quello legato alle tradizioni ed all’architettura contadina di
un’epoca ormai passata ma ancora viva in questi luoghi. Antiche pietre, le
vissute corti dei borghi, grandi lavatoi e ballatoi di legno segnati dal tempo,
trasmettono ancora le sensazioni di quell’aspetto rurale che in altri centri è
stato assorbito dalle strutture turistiche.
Percorrendo
queste amene strade in sella alla nostra bici, scopriremo le origini di questa
regione, strettamente legata alla terra, al susseguirsi delle stagioni. Sarà un
viaggio nel tempo che difficilmente potremo ripetere altrove, l’andatura lenta
che ripete il lento correre del tempo tra le vecchie case, vi farà immergere in
magiche suggestioni che solo il Trentino può offrire.
Il
Passo del Ballino, affrontato molte volte nel Giro d’Italia, è un valico alpino
del Trentino che mette in comunicazione le Valli Giudicarie con la parte settentrionale
del Lago di Garda collegando rispettivamente Ponte Arche a Riva del Garda.
Itinerario Riva del garda,
Arco, Varignano, Varone, salita di Tenno, passo del ballino, discesa Fiavè, a
sx bleggio superiore, ponte Archè e poi a dx salita s.p. 13, Godenzio, Vigo
Lomaso, Fiavè, passo del ballino, discesa lago di Tenno a dx, Riva del Garda.
ALTERNATIVA
2 - Tappa km 100
MONTE BALDO – IL
GIADINO BOTANICO
(Passo S. Valentino – Monte Baldo)
Breve descrizione
Come già
anticipato nella descrizione della tappa Gardasse, il Monte Baldo è chiamato il "giardino
botanico d'Europa" e
a ragione: Le pendici s'innalzano dalle tiepide sponde del Garda- ha una flora
eccezionalmente ricca e varia, che va dalla tipica vegetazione mediterranea di
viti, ulivi e oleandri alle stelle alpine delle quote più alte. Dalla primavera
all'autunno si alternano, a perdita d'occhio, distese di viole, primule,
narcisi, anemoni, orchidee. L'Orto Botanico, che si trova in località Novezzina a
oltre 1.200 metri
di altitudine, è lo specchio della stupefacente ricchezza del Monte Baldo. Ciò
che lo differenzia dai tradizionali orti botanici alpini è che vi sono raccolte
solo le specie autoctone: oltre 700 quelle già piantate, ma il numero è in
continua crescita.
Itinerario Riva del Garda, Torbole, Nago e la
ciclabile, Mori, salita Brentonico, San Giacomo, passo S.Valentino, a sx
discesa Avio, ciclabile Avio, Marco a sx Mori, ciclabile Nago, Torbole, Riva
del Garda.
Domenica 9
giugno 2013 – Trasferimento Km 635
Riva del
Garda/Frosinone
(Riva del Garda –
Verona – Bologna – Firenze – Frosinone)
Partenza in mattinata e rientro in serata
Ci lasciamo con questo breve
aforisma:
La vita è come andare in bicicletta. Per
mantenere l'equilibrio devi muoverti.
(Albert Einstein, Lettera al figlio Eduard, 1930)
(Albert Einstein, Lettera al figlio Eduard, 1930)
Arrivederci alla prossima avventura…
Le salite del tour
queste salite ed altre possono essere consultate sul sito web www.salite.ch
1^ Tappa
2^ Tappa
3^ Tappa
4^ Tappa
5^ Tappa
7^ Tappa