“lo SPORT che UNISCE”

”Non chiederti sempre dove porta la strada…trova il coraggio di intraprenderla , di viverla senza domande e senza paure… Alla fine del viaggio non importa cosa trovi, conta cosa sei riuscito a cogliere durante il cammino “

domenica 25 dicembre 2011


AUGURI A TUTTI GLI APPASSIONATI DI CICLISMO
PER UN FELICE 2012

dalla Ruota GialloBlu

lunedì 14 novembre 2011

SosteniAMO il bike sharing a Frosinone - RealizziAMO le “STRADINE VERDI” in Ciociaria.

La Ruota GialloBlu sostiene la campagna del Comune di Frosinone in favore del “bike sharing”, cioè della messa a disposizione di biciclette per gli spostamenti nel centro cittadino senza le estenuanti file in automobile, per la tutela della salute e il recupero di un ambiente sano respirando un’aria il più possibile salubre.

“Una bicicletta in più = un’auto in meno”

L’introduzione del bike sharing si inserisce perfettamente in questi obbiettivi ed è per questo che la sosteniamo.

Offrire una bicicletta per evitare l’inquinamento atmosferico e dispendiosi spostamenti in automobile ben si concilia con la necessità di effettuare quel minimo di movimento ritenuto indispensabile a mantenerci in forma e a prevenire le gravi patologie da troppa sedentarietà.

Ma a certe condizioni:

1) Che il beneficio dello sforzo fisico del pedalare non venga annullato dalla massiccia assunzione di polveri sottili e altri inquinanti del traffico in cui il ciclista è immerso, per via dell’aumentato ritmo e volume respiratorio.

2) Che il fatto di muoversi in bicicletta sia il più possibile sicuro. Nonostante le buone intenzioni, non si possono infatti esporre i futuri utenti del bike sharing a rischi di incidenti e di collisioni inevitabili in un traffico caotico.

3) Che nasca finalmente una nuova cultura della città che non sia più costruita a misura di automobile ma a misura d’uomo. Più strade per gli uomini e non per le macchine.

Per La Ruota GialloBlu è quindi imprescindibile che con il bike skaring, vengano offerte non piste ciclabili dove relegare chi va in bicicletta in modo da non dar fastidio all’automobilista, ma corsie preferenziali lungo le strade della città liberandole dai parcheggi e percorsi alternativi a loro interamente dedicati e opportunamente segnalati.
A più ampio respiro riteniamo che proprio qui in Ciociaria è importante ed è possibile attuare un progetto a più ampio respiro che in tante zone d’Italia si sta realizzando:

il progetto delle “Stradine verdi”

Una rete di strade a basso traffico, secondarie o terziarie che divengano una realtà e dove il ciclista assuma il ruolo di protagonista, tracciati da inserire in apposite e dettagliate mappe con segnalazioni, bivi, pendenze, indicazione dei punti di particolare interesse storico e paesaggistico, punti di ristoro, fontane e chi più ne ha più ne metta.

Noi lanciamo la sfida per  un “giro di pedale” in più .... oltre il bike sharing.


La Provicia quotidiano del 13/11/2011:
La Ruota GialloBlu ed il Sindaco di Frosinone all'inaugurazione del Bike Sharing



lunedì 3 ottobre 2011

L’Eroica 2011: io c’ero

Alle otto di sera di venerdì 30 settembre la strada per Gaiole in Chianti, una serie di curve infinite che su in cima alle colline ci porta al paese, è vuota. L’Hardware guida piano per rispettare i cartelli che mettono in guardia sul possibile attraversamento di animali. E di animali ne vediamo. Nel silenzio più assoluto, vicino a un rettilineo incrociamo un capriolo che attraversa di corsa la strada – per fortuna lo evitiamo ed arriviamo a destinazione.

Dopo la lauta cena nel nostro camper ci addormentiamo aspettando il mattino del sabato per ritirare il pacco gara e visitare i numerosissimi gazebo dove si vendono antichità ciclistiche e si possono ammirare biciclette d’ogni epoca.                                                                                                                                                                                                                                                 
  
Alle dieci partiamo per l’allenamento di rifinitura e per valutare il percorso sterrato che molti di noi non hanno mai affrontato con la bici da strada. Malgrado alcune forature rientriamo alla base dopo aver percorso circa 70 km e, cosa molto importante, aver preso confidenza con lo sterrato delle terre di siena e le bucature.
La sera la cena degli eroi, grande mangiata, grandi bevute e tante nuove amicizie.

          

         
                      

Finalmente arriva domenica. E’ ancora notte e in tutto il paese fervono i preparativi per la partenza dell’Eroica, insieme alle stelle tante costellazioni di ciclisti, illuminati da minuscole lucine sul caschetto, sul manubrio e sulla ruota posteriore della bici. Sono le cinque ma alcuni Eroici sono già partiti: sono quelli che percorreranno durante tutta la giornata 205 km, il tratto più lungo della gara. Noi partiremo prima delle sette del mattino per il percorso di 135 km.

E’ sorprendente, al via nel centro del paese ci sono giovani ma anche tanta gente sui cinquanta o sessant’anni, Eroici storici alla loro decima, undicesima, quindicesima edizione che, con determinazione e un certo grado di incoscienza, ripercorrono ogni anno quelle strade.

Lo staff dell’organizzazione controlla che le lucine funzionino, timbra il cartellino che testimonia i km percorsi, verifica il numero della bici e lascia andare, uno ad uno, i partecipanti: non c’è partenza comune, si va da soli e solo quando ce la si sente. E per partire bisogna sentirsela: alle sette l’aria è ancora fredda, le strade ancora buie e i muscoli congelati.

Partiamo anche noi. Andamento lento per Mimì, Bontempi, Il Maestro e a Braccia Alzate. Mezz’ora dopo ci raggiunge Hardware, L’Uomo Nero, La Pulce, Il Principino, Il Capitano; un’ora dopo siamo in cima al colle che porta al castello di Brolio. La luce si sta facendo spazio lentamente ma le fiaccole che accompagnano l’ingresso dei ciclisti nella prima salita su strada bianca servono ancora. Ai bordi i fotografi con macchine fotografiche e videocamere e, tra i cipressi e i pini, passano gli eroici. C’è chi pedala con il sedere saldamente piantato sulla sella e chi – di solito i più giovani – cerca di superare la salita alzandosi e pedalando come se non ci fosse domani. Ma il domani, o più che altro le nuove salite, ci sono: così al castello di Brolio, dopo la prima, molti si fermano e anche noi, smontiamo dalla bici per alcune foto ricordo guardando divertiti gli altri ciclisti che passano: «Altro che fotografo, ci vuole un pittore per farmi il ritratto!» grida un toscano, altri mortificati dal senso di sconfitta che li prende dopo la prima salita già meditano il ritiro.

Un’ora dopo ancora, perdiamo e ritroviamo i vari partecipanti all’Eroica, i due “Famcucine” che non so quante forature sono riusciti a fare in tutto il percorso, il tedesco con la maglia rosa ed il suo compare in maglia gialla; ci ritroviamo su un’altra strada bianca e un’altra salita. Chi si è iscritto alla gara pensando di ritrovarsi a fare una scampagnata, ora si sta rendendo conto che le salite – alcune al 20% di pendenza – sono spietate così come le discese che lasciano indietro continuamente i più timorosi come Mimì e La Pulce costretti ad inseguire i compagni nei tratti pianeggianti e in salita, mentre Bontempi e il Capitano sfidano il precario equilibrio dello sterrato in discese mozzafiato. Aveva ragione il Principino nel mettere in guardia chi non è ben allenato: all’Eroica ci si va per divertirsi, certo, ma qualche muscolo nelle gambe e un buon 30 alla ruota libera fa molto comodo.
 
              

      
Sulle strade bianche sfilano i ciclisti che arrivano al ristoro. Sono assolutamente vietati spuntini “non naturali” le soste ristoro sono a base di ribollita controllata a vista da a Braccia Alzate che ne gusta la prelibatezza, vino e pane e olio, salumi e nutella: Ci si riposa in vista della salita successiva. Mentre noi con il fiato pesante guardiamo gli altri sfilare, passa davanti un ciclista che avrà quasi 70 anni: è dritto sulla sua bici, come se non fosse mai sceso….forse un ex professionista perché affronta la strada in scioltezza e con calma e pazienza, mentre un suo compagno di gara – con la metà dei suoi anni sulle spalle – chiacchiera con lui accompagnandolo chissà forse fino al traguardo.

                

L’eroismo dei partecipanti alla gara ciclistica più curiosa d’Italia sta tutto nella determinazione con cui affrontano salite impervie con bici che, per regolamento, devono essere state prodotte e costruite prima del 1987. Molte sono bici che hanno cent’anni, alcune sono di legno, altre arrivano dal primo dopoguerra: tutte o quasi, durante il percorso, bucheranno una gomma o due come successo a Hardware o romperanno la catena come successo a Mimì che, grazie al prezioso aiuto del Maestro evita il prematuro ritiro lungo la salita di Monte Sante Marie dopo il secondo ristoro.   

          
Ma non importa, gli Eroici portano attorcigliate attorno al petto gomme da sostituire, sopra maglie di lana che risalgono agli anni ’70 o giù di lì o che sono state cucite apposta per la gara. Hanno una passione per il vintage, ma è una passione sana.

Alla gara provano a partecipare anche ragazzi dai jeans corti con risvolti casual, tatuaggi sui polpacci e occhiali con montature in plastica nera. Li notiamo di sabato al mercatino dell’usato ma, di domenica, li diamo per dispersi, forse intimoriti da chi della bici non ha fatto uno status symbol ma una pratica di vita quotidiana.

All’ultimo ristoro incrociamo gli amici della 200 km che arrivano nella piazza del paesino di Castelnuovo della Berardenga sfiancati, affamati ma visibilmente orgogliosi dell’impresa. Manca poco al traguardo e ci permettiamo un bicchiere di vino in più, poi è quasi tutta discesa, poi l’arrivo con il dono di una bottiglia di Chianti ed il panforte per ogni partecipante, poi ancora le foto di rito e per chi vuole doccia e il meritato pasta party.

         
«Io l’anno prossimo non la faccio più l’Eroica, troppo dura ed estenuante», si dice qualche ora dopo l’arrivo, «Io l’anno prossimo rifaccio l’Eroica, monto il 30, metto le ruote a profilo basso, compro la maglia di lana ed il caschetto a strisce» si dice qualche giorno dopo aver ripensato al due ottobre 2011.



Alle dieci di sera quando l’organizzazione incomincia a rimettere dentro gli attrezzi, arriva ancora un ciclista con i pantaloni di velluto, gilet e berretto, con la bici senza cambio e impolverata dal bianco delle strade toscane, poi ancora un altro. Stanno per smontare ed ancora si grida, aspetta aspetta ne arriva un altro e giù applausi dai pochi ancora presenti per l’ultimo eroe in bicicletta.

L’indomani prima di rimetterci sull’autostrada per Frosinone è d’obbligo la sosta per acquistare il Chianti ad una delle tante aziende disseminate lungo la strada.

C’è una luce abbagliante lungo la strada del ritorno a casa, impossibile da contenere, l’Eroica e la Toscana è entrata nei nostri cuori.

Raramente abbiamo assistito a un evento ciclistico tanto coinvolgente nella sua semplicità: gente che urla finte telecronache in salita, che filma il percorso con telecamere montate sui caschetti, che grida consigli agli altri ciclisti e che si prende in giro prima che lo faccia qualcun altro, che si sbuccia le ginocchia e le braccia e risale in sella. Che pedala per il gusto di pedalare.

            Franco: a braccia alzate                  Francesco: bontempi                        Gino: il capitano

      
            Maurizio: Hardware                        Pasquale: la pulce                          Paolo: il maestro
     
           Gaetano: l'uomo nero                       Mimmo: mimì                           Maurizio: il principino
  

































venerdì 5 agosto 2011

SCRIVI ALLA RUOTA GIALLOBLU

COMMENTA I POST

SUGGERISCI I TUOI  PERCORSI

PROPONI I TUOI GIRI.

lunedì 1 agosto 2011

L' Eroica 2011






 
Per il 3° anno consecutivo il g.s. la ruota gialloblu partecipa all’Eroica, quest’anno con una partecipazione di gruppo considerevole lungo il percorso che da Gaiole in Chianti, dopo 134 km di cui 70 di sterrato suddiviso in otto tratti, riporta all'arrivo di Piazza Ricasoli gli eroici della ruota.


 

Ai nastri di partenza del 2 ottobre 2011, alle ore 5,00 del mattino ci saranno Hardware, Bolas, Mimì, Briatore, il Principino, Minigonna, l’Uomo Nero, la Pulce, il Maestro e Bontempi.

Il percorso de "L' Eroica" attraversa alcune delle più belle strade della zona del Chianti senese, della Valdarbia e della Valdorcia; ma il clou è rappresentato dai quei tratti di strade bianche ancora esistenti, che consentono di rivivere l'atmosfera del ciclismo d'epoca.

La partenza del gruppo da Frosinone è prevista per il pomeriggio del 30 settembre ed il rientro il 3 ottobre.

domenica 1 maggio 2011

GRECIA: 1° GIRO A TAPPE GRANFONDO DEL PELOPONNESO



Costituito il 9 novembre 1992 - Affiliato C.S.I.
“lo SPORT che UNISCE”

Presenta
GRECIA: “Là dove il tempo si è fermato”
1° GIRO  A TAPPE 
GRANFONDO DEL PELOPONNESO
23 MAGGIO 2011 – 2 GIUGNO 2011


“Cantami, o Diva, del Pelìde Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco generose travolse alme d'eroi, e di cani e d'augelli orrido pasto lor salme abbandonò (così di Giove l'alto consiglio s'adempìa), da quando primamente disgiunse aspra contesa il re de' prodi Atride e il divo Achille. E qual de' numi inimicolli? Il figlio di Latona e di Giove. Irato al Sire destò quel Dio nel campo un feral morbo, e la gente perìa: colpa d'Atride che fece a Crise sacerdote oltraggio.”  Omero

con la partecipazione di

Maurizio Arduini “hardwer – Sandro Ferrari “bolas” – Mimmo Nanè “mimi” – Franco Santoro “a braccia alzate” – Pasquale Sera “la pulce”


IL PELOPONNESO

      Il Peloponneso è una parte importante della Grecia continentale, una sorta di grande penisola, staccata artificialmente dal resto della Grecia dal canale di Corinto. L'istmo di Corinto è un budello che collega le "due Grecie", ma dal nord del Peloponneso l'altra Grecia è sempre visibile.
Il Peloponneso è meta affidabile per chi cerca gli antichi fasti di una civiltà perduta, il mare, ed anche lo spirito della Grecia moderna. Gli impervi e montagnosi interni rappresentano una sorpresa per chi è abituato ad una Grecia costiera ed insulare; verde, sorgenti, montagne invalicabili, tra le quali il mitico Taigeto, nei pressi di Sparta. Fra queste montagne e queste valli è stata costruita la grande storia del popolo ellenico, degli Achei
       Percorrere a tappe il periplo del Peloponneso è senza dubbio la strada più gettonata per visitare la penisola. Si incontreranno città importanti, spiagge, si percorreranno incantevoli "dita", perché se lo osservate dall'alto il Peloponneso è simile ad una mano con quattro dita, con un gran pollice rappresentato dalla zona dell'Argolide (a est di Corinto), e tre dita che indicano il sud. Il dito più particolare e spettacolare è senza dubbio il secondo dei tre meridionali, quello più impervio, il Mani, penisola della Laconia, il mare di Sparta, dove il sole e le pietre forgiano il carattere particolare degli abitanti della zona, i più duri ed autentici abitanti della Grecia, duri come le rocce che si tuffano a strapiombo sul mare, in un ambiente naturale che ricorda certe zone dell'Irlanda , con la differenza che qua il sole fa sul serio e la pioggia è un evento molto ma molto raro.
       Il Peloponneso, insomma, appartiene a questo secolo, a questo millennio. Però, man mano che lo si gira, che si scoprono certi angoli, certe chiese, castelli, villaggi di pescatori, zone come il Mani, che sembrano ancora attendere l'invasione dei turchi, allora viene da pensare che qua il tempo si sia fermato, ed è bello gustare questa sensazione in una delle numerose taverne sul mare, gustandosi del pesce fresco…………Ma è ora di iniziare ……..

Il Viaggio


Partenza da Frosinone ore 8,00 del 23 maggio 2011
Trasferimento      - 23 maggio: Frosinone-Bari-Patrasso
1^ Tappa               - 24 maggio: Patrasso - Olympia km 120
2^ Tappa               - 25 maggio: Olympia - Pilos  km.110
3^ tappa                - 26 maggio: Pilos  - Areopoli Km 135
4^ tappa                - 27 maggio: Areopoli - Sparta Km 130
5^ tappa                - 28 maggio: Sparta - Nafplio  km 120
Riposo                   - 29 maggio: Epidauro/Micene ……. 
6^ tappa                - 30 giugno:  Nafplio – Corinto km 110
Riposo                   - 31 giugno:  Atene               
7^ tappa                - 01 giugno:  Corinto - Patrasso  km 130
Trasferimento      - 02 giugno:  Patrasso-Bari-Frosinone   
Arrivo a Frosinone in serata


brevi  regole da seguire lungo il giro

PER L’ASSISTENZA E’ PREVISTO IL CAMPER AL SEGUITO SU TUTTO IL PERCORSO CHE VERRA’ CONDOTTO A TURNO E PER ESTRAZIONE A SORTE. IL PERNOTTO ED I PASTI  AVVERRANNO PREVALENTEMENTE IN CAMPING,. LE SPESE GENERALI COMUNI VERRANNO RIPARTITE IN PARTI UGUALI TRA TUTTI I PARTECIPANTI. PRIMA DELLA PARTENZA VERRA’ COSTITUITO UN FONDO CASSA.
in bicicletta

Pedalare insieme, ad andatura controllata, in fila indiana e mantenendo la destra - Rispettare il codice della strada - Indossare il casco protettivo e l’abbigliamento di squadra - Portare durante le tappe il telefono cellulare ed i numeri di telefono di tutti i partecipanti -  Ogni partecipante sarà responsabile della propria bici - Ogni partecipante porterà al seguito solo l’indispensabile - Ogni partecipante provvederà alle pulizie generali e personali ed  al proprio bucato mantenendo in ordine e puliti gli spazi comuni.
                                                                                                                                                                        Buon Divertimento !

21 maggio 2011 PREPARATIVI   
 Piazzale Arduini:                      ore 18,30 consegna bagagli e sistemazione camper
23 maggio 2011 TRASFERIMENTO
Raduno e Partenza                    ore 08,00 Corso Lazio (rotatoria)
Pausa pranzo                             ore 13,30 – 14,30
Arrivo porto di Bari                   ore 18,00 imbarco e partenza traghetto ore 20,00
Arrivo a Patrasso (Grecia)      ore 12,30 del 24 maggio

PROGRAMMA

Partenze di tappa nelle ore mattutine orientativamente intorno alle ore 8,00 – 8,30.
A metà percorso è prevista la semitappa con pausa caffè.
All’arrivo di tappa, sistemazione logistica, pulizie personali e predisposizione pasti.
In serata “briefing” di preparazione per la tappa successiva


1^TAPPA 24 maggio 2011 Km 120 - PATRASSO – OLYMPIA
(Semitappa Kilini - alternativa Pyrgos)
OLYMPIA Piccola cittadina situata ai piedi del monte Kronion, nota  principalmente per aver ospitato nell’antichità i celebri giochi olimpici. Oggi Olimpia basa la sua economia sul turismo estivo, proponendo al visitatore un’ampia offerta di sistemazioni alberghiere, ristoranti, botteghe di artigianato e negozi di suvenir. Nelle vicinanze il fiume Alfeo trasformato in personaggio mitologico, è noto per aver insidiato la ninfa Aretusa, la quale, per sfuggirgli, si gettò in mare e nuotò fino all’isola di Ortigia per riapparire come sorgente di acqua dolce nella Fonte Aretusa, verde di papiri,sul lungomare di Siracusa.


2^ TAPPA 25 maggio 2011 Km 110 - OLYMPIA – PILOS
(Semitappa Kalò Nero - alternativa Methoni)

 
PYLO è una piccola cittadina nel golfo di Navarino. Stradine, scalini di pietra, grandi platani centenari, piccole foreste di pino. Di fronte alla parte nord del golfo di Navarino si trova il paese Gialova. Qui si trova la spiaggia di sabbia di Pylo sommersa di verde, limoni, aranci, ulivi, vegetazione selvatica, spiagge pulite, sentieri pittoreschi,la laguna di Gialova, Voidokilia, e Paliokastro.


3^ TAPPA 26 maggio 2011 Km 135 PILOS – AREOPOLI
(semitappa Kalamata - alternativa Githio)
                                                                          
AEROPOLI, pittoresco borgo Greco, situato nella regione della Laconia, il cui nome deriva dal dio Greco della guerra Ares, ha avviato negli ultimi anni un forte processo di sviluppo urbanistico per le numerose strutture alberghiere e turistiche. Oltre alle belle spiagge ed ai pittoreschi paesaggi che offre alla vista del visitatore, Aeropoli viene considerato un ottimo luogo di partenza verso le altre località della Laconia.


4^ TAPPA 27 maggio 2011 Km 135 AREOPOLI - SPARTA
(semitappa Hania - alternativa Mistras)
SPARTA Città del Peloponneso meridionale (circa 13.000 abitanti), situata sul fiume Eurota, anticamente si ergeva su sei colli interamente cinti da mura di età ellenistica, ripetutamente abbattute e ricostruite. Fondata dai Dori nel 1200 circa a.C., Sparta divenne presto una città molto forte militarmente e nel 550 a.C. aveva conquistato gran pare del Peloponneso divenendo la più grande potenza del mondo ellenico. Oggi non è praticamente rimasta nessuna vestigia della famosa civiltà. Interessante una visita nella vicina Mistrà, antica città di fisionomia medioevale, situata alle pendici del Monte Taigeto, fondata dagli Spartani ed infine disputata dai Veneziani e dai Turchi durante il XV secolo.


5^ TAPPA 28 maggio 2011 Km 120 SPARTA - NAFPLIO
(semitappa Leonidio - alternativa Assini)
NAUPLIO, in greco Nafplio e in italiano anche Napoli di Romània fu fondata, secondo la leggenda dal personaggio mitologico Nauplio. La città fu un feudo franco dal 1210 al 1377, epoca alla quale risalgono la chiesa dei Franchi (Frangoklissiá). Nel 1388  Nauplio fu venduta alla Repubblica di Venezia, che le diede quella caratteristica impronta che ancor oggi caratterizza il centro storico. Fu capitale della Grecia per un breve periodo nel XIX secolo, ricca di palazzi in stile neoclassico.Qua una sosta d'obbligo, per vedere la bella città dominata da una splendida piazza, la Sintagma e dalla fortezza, e fare qualche bagno nel vicino centro di Tolo.


RIPOSO -  29 maggio 2011- escursione MICENE / EPIADURO -  

MICENE - Varcare la Porta dei Leoni, che conduce all’Acropoli, trasmette il brivido del mistero.
Queste rovine, appartenenti alla civiltà detta micenea, risalgono ai secoli dal XVII al XII a.C., per cui più di 7 secoli la separano dall’Acropoli di Atene. Qui fu progettata la spedizione contro Troia, secondo l’Iliade di Omero. In alta stagione è pieno di gente e nelle ore centrali della giornata non è proprio possibile esplorarne le belle vestigia in tranquillità. Nel  Tesoro di Atreo si entra in punta di piedi ed in silenzio, avvolti dalla penombra, e si guarda verso l’alto stupefatti da tanta grandiosità e perfezione architettonica.
EPIDAURO - Il pezzo forte è il teatro ellenistico, uno degli edifici meglio conservati dell’Antica Grecia. E’ perfettamente inserito in un paesaggio la cui bellezza non è stata ancora alterata. Fu scoperto nel 1829 ed era completamente nascosTo da una coltre di pini e ulivi, una protezione naturale che ne ha garantito la conservazione. Presenta una perfezione architettonica senza pari, un’acustica straordinaria e un’estetica molto ben studiata.Da vedere anche il ginnasio, lo stadio, le terme, i templi di Thermos e Artemide e il santuario di Asclepio, figlio di Apollo e dio della medicina.
                                                 
                                   
6^ TAPPA 30 maggio 2011 Km 110 NAFPLIO - CORINTO
 (semitappa Nèa Epidauros - alternativa Kiato)
CORINTO Città del Peloponneso nord-orientale, situata lungo una piana alluvionale, ripetutamente interessata da terremoti e interamente ricostruita, si presenta oggi estremamente moderna, spogliata di ogni segno di autenticità e fascino, mentre le vie del centro, larghe e dritte, sono ricche di negozi e boutique che hanno contribuito a conferire a Corinto un aspetto tipico delle città occidentali. Anticamente la città svolgeva un ruolo importante per le comunicazioni tra la Grecia settentrionale e il Peloponneso, grazie soprattutto alla posizione strategica che le ha permesso di usufruire di una prosperità commerciale e di un espansionismo marittimo.Oggi Corinto mantiene ancora il ruolo di importante porto commerciale.


RIPOSO -  31 maggio 2011- escursione ad ATENE -  Km 110
                     
ATENE, capitale della Grecia (3.000.000 ab.), gia ne II millennio a.C. l’Acropoli di Atene era abitata e fortificata. La leggenda narra che la città nacque per volontà di Teseo che riunì insieme i piccoli villaggi attici in un’unica grande città. Il vero atto di nascita della città però si deve far risalire agli ordinamenti democratici di Solone nel 594 a.C. Per oltre tre secoli Atene mantenne un’indiscussa autorità ed egemonia su tutta la Grecia, sconfiggendo in epiche battaglie altre importanti città, come Sparta e Tebe. Resistette anche all’invasione persiana nel 480 a.C. (battaglia di Salamina). Iniziò la sua lenta decadenza nel 338 a.C, quando il suo esercito venne sconfitto da Filippo il Macedone nella battaglia di Cheronea. Nell’86 a.C. fu conquista da Silla ed annessa ai possedimenti romani. Dopo la scissione dell’Impero Romano nel 395 d.C. Atene visse all’ombra di Bisanzio per molti secoli.
Nel 1456 con la caduta di Costantinopoli, passò sotto dominazione ottomana e tale vi rimase fino al 1830. Nel 1834 Atene divenne la capitale del nascente regno di Grecia. In seguito a questo avvenimento, Atene ha conosciuto un’imponente sviluppo che ha visto passare la popolazione urbana dai 14.000 abitanti di allora, agli oltre tre milioni dei giorni odierni.


7^ TAPPA 1 giugno 2011 Km 130 CORINTO - PATRASSO
(semitappa Krathio)

 PATRASSO Città della Grecia (circa 142.000 abitanti), capoluogo dell’nomos dell’Acaia situata alle pendici del monte Panachaikòn,è la terza città più importante del paese nonché il principale porto commerciale di tutto il Peloponneso. Fondata dagli Achei, seguì per molti anni le sorti dell’Acaia e della lega Achea fino al XIV secolo quando ne divenne la capitale;conquistata dai Turchi e poi dai Veneziani, ottenne l’indipendenza nel 1829. La città non è meta turistica in quanto non offre particolari attrattive artistiche e architettoniche, infatti la cittadina viene principalmente utilizzata quale meta di passaggio per raggiungere le altre isole.


Fine Giro

         ”Non chiederti sempre dove è che porta una strada… trova il coraggio di intraprenderla , di viverla al meglio, senza porti domande, senza paure… Alla fine del viaggio non importa cosa trovi, conta di più cosa sei riuscito a cogliere durante il cammino “



1-2 giugno 2011
TRASFERIMENTO
PATRASSO – BARI – FROSINONE
ARRIVO PREVISTO IN SERATA



Arrivederci alla prossima avventura…


realizzazione programma di viaggio a cura di mimmonanè